Al condominio pignolo non piace star da solo;
Sparlare tra la folla è una missione che si accolla;
Ha bisogno di confronto e di platea e si eccita in assemblea;
Il pettegolezzo lo acchiappa fino in fondo quando lo conosce lo deve urlare a tutto il mondo;
Vorrebbe essere più discreto ma la sua natura gli mette il veto;
E’ attento a tutto, ha fiuto e cuore – La sua vittima è l’amministratore;
Se gli darà ragione, in gir dirà che è un buffone;
Se gli da torto, il caro dottor è bello che morto;
Se non gli torna la fattura per gli uffici è “na jattura”;
Per giorni busserà alla porta alla ricerca della nota storta;
Non lo calma neanche l’evidenza ripetendo che si manca d’efficienza;
Diventerà l’incubo peggiore cogliendo qualunque errore;
Tra un boh, un ma, è così che dirà:
“L’Amministratore non si riesce a contattare, in condominio non ci viene mai a trovare”
Le spese sono tante, la situazione è allarmante
I servizi son scadenti, bisogna stare attenti;
anche il compenso è esagerato, non lo trovo giustificato;
raccogliamo firme ed adesioni e mandiamolo fuori dai co….ni;
Il condomino pignolo sa fare il rivoluzionario convice tutti Luigi Sandra e Mario;
In verità, tra sentimenti d’odio e d’amore, vorrebbe essere lui l’amministratore;
Convinto d’esser più bravo e bello ed anche con più cervello;
Non si farebbe neanche pagare…..
…..lo farebbe per la gloria….
…..per le cose da sistemare…..
…..e sotto sotto per il piacere di comandare!
(tratto da unicasa magazine)